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Ecco...ieri il Governo ha preso una bella batosta al Senato...e la cosa non può far certo piacere visto che la batosta in parte se l' è data da solo. Con questo vorrei solo esprimere il mio profondo disappunto (e sdegno, non volevo scriverlo ma è più forte di me) per i senatori Turigliatto e Rossi. Hanno preferito portare avanti le loro convinzioni ideologiche, per carità senz' altro dal loro punto di vista giuste, e consegnare la nostra politica allo sbaraglio. Si parla di governi transitori (Amato, Dini...MA DICO SCHERZIAMO?), istituzionali, di grande coalizione o di Prodi bis...il grande problema è, con la situazione che c' è, evitare dopo un eventuale Prodi bis, un tracollo bis e riconsegnare il paese allo sbaraglio ad una destra che lo trasformerebbe non più in uno sbaraglio solo politico, ma totale. Perchè prima tutti dicono "siamo fedeli a Prodi" e poi non si è d' accordo neanche su chi deve andare per primo al bagno durante il Consiglio dei Ministri? Perchè tutti vogliono dare l' occasione alla destra di parlare? Perchè invece di partito democratico non si parla prima di risoluzione delle divergenze? Ma soprattutto...perchè Andreotti non si ritira e se ne sta a casa che di danni già ne ha fatti troppi?


Vorrei solo vedere una sinistra che ci governa come dovrebbe e, aggiungo, potrebbe fare anche con una composizione del Parlamento molto strana data un' altrettanto strana legge elettorale (magari una clausola di sbarramento forte avrebbe risolto tutto)...ora che a mio avviso ci si stava avviando verso un maggiore consenso si cade sulla politica estera? Devono capire che altri sono più televisivi e "simpatici" mediaticamente e di queste cose ne approfittano alla grande. E non ne auspico un ritorno...per niente...
Magari scriverò controcorrente, ma non ho perso, e non credo perderò, fiducia nel governo di centro sinistra...magari, ripeto, meno simpatico, ma a mio avviso pragmatico fino ad ora. Con delle difficoltà, ma delle difficoltà che avrebbe avuto anche Berlusconi a governare con la stessa legge elettorale (e ricordo che la Cdl ne ha avute altrettante di difficoltà, ma con meno partiti nella propria coalizione e, soprattutto, con una legge elettorale diversa.

Quindi compattezza...il governo deve stringere le fila...la maggioranza, che ieri però al Senato non è stata tale, deve capire che al di là di ogni convinzione ideologica dei vari partiti non si può permettere di lasciare il paese di nuovo in mano all' altra parte politica...sarebbe una sconfitta troppo forte e ne pagherebbe in quanto a responsabilità politica...

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I'll start this off without any words

I got so high that I scratched 'til I bled
I love myself better than you
I know it's wrong so what should I do?
The finest day that I ever had
Was when I learned to cry on command
I'm on a plain
I can't complain
My mother died every night
It's safe to say don't quote me on that
The black sheep got blackmailed again
Forgot to put on the zip code
Somewhere I have heard this before
In a dream my memory has stored
As a defense I'm neutered and spayed
What the hell am I trying to say
It is now time to make it unclear
To write off lines that don't make sense
One more special message to go
And then I'm done then I can go home

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Freak out
And give in
Doesn't matter what you believe in
Stay cool
And be somebody's fool this year 'cause they know
Who is righteous, What is bold
So I'm told
Who wants honey
As long as there's some money
Who wants that honey?
Hipsters unite
Come align for the big fight to rock for you
But beware
All those angels with there wings glued on 'cause deep down
We are frightened and we're scared
If you don't stare
Who wants honey
As long as there's some money
Who wants that honey?
Let me out
Let me out
Let me out
Let me out
Tell me all of your secrets
Cannot help but believe this is true
Tell me all of your secrets
I know, I know, I know,
Should have listened when I was told
Who wants honey
As long as there is some money
Who wants that honey?
Let me out
Let me out
Let me out
let me out

....ma nn è stupenda qst canzone?

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Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una
generazione, quella di noi nati agli inizi degli anni '80 (anno più,
anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri
genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria
fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla
luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il
referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi
Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci
dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di
quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli
minori e discendenti.

Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci
sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto,
nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto
tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a
saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo
stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere
andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a
colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di
elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu
con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non
Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a
fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci
Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero
allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto
per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo
riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina
D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una
generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e
quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre
fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto
nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo,
abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni
improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più
giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno
fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq, ecc.); abbiamo gridato NO
NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa
significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque
altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che
internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud
Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik
Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo
emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba
Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano
le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal
Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino
Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i
Volutrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile
Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me
Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa
di Barbie di cartone ma con l'ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno
insieme.
La generazione che non ricorda l'Italia Mondiale '82, e che ci viene
un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di
quest'anno è la favorita...
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il
portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15
giorni.
L'ultima generazione degli spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e
senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di
sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o
flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in
bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le
altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle
penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e
quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli
spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite
uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere
e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a
scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con
l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali
televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce
la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su
di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi,
acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si
intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al
gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat
dicendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e
abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno di nostri? Congratulazioni!

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...dopo le frasi banali e i luoghi comuni con cui ciascuno spiegò la propria posizione, quando ormai languiva la discussione ed eravamo sul punto di separarci, buttò lì, con lo stesso sorriso i sempre che non lo abbandonava mai, accentuando la disparità dei suoi 4 denti incisivi: "L' avvenire è del popolo che, a poco a poco o in un sol colpo, conquisterà il potere qui e su tutta la terra. Il peggio è che deve civilizzarsi e questo non può realizzarsi prima, ma dopo averlo preso. Si civilizzerà solo imparando dai propri errori, che saranno anche gravi, e costeranno molte vite innocenti. O forse no, forse non saranno innocenti perchè avranno commesso l' enorme peccato contro natura di non avere capacità di adattamento. Tutti loro, tutti i disadattati, anche lei ed io per esempio, moriranno maledicendo il potere che hanno contribuito a creare con il proprio sacrificio, a volte immenso. E' che la rivoluzione, con la sua forma impersonale, prenderà la loro vita e persino ne utilizzerà la memoria che resterà come esempio e strumento di dottrina per i giovani che verranno. Il mio peccato è ancor più grande, perchè io, più accorto o con maggior esperienza, la chiami come preferisce, morirò sapendo che il mio sacrificio obbedisce soltanto ad un' ostinazione simbolo della civiltà putrefatta che si sta sgretolando, e che per lo stesso motivo, senza che per questo ne venga modificato il corso della storia, e neppure l' impressione che si è fatto di me, lei morirà cn il pugno chiuso e la mascella serrata, in una perfetta rappresentazione dell' odio e della lotta, perchè non è un simbolo, lei è parte integrante della società che sta crollando: lo spirito del branco parla attraverso la sua bocca e si muove nei suoi gesti; lei è acuto quanto me, però ignora quanto sia utile l' apporto che dà alla stessa società che lo sacrifica".
Vidi i suoi denti e la smorfia picaresca con cui anticipava la storia, sentii la stretta delle sue mani e, come un mormorio ormai lontano, il formale saluto di commiato. La notte, svanita al contatto delle sue parole, tornava ad avvolgermi, confondendomi in lei; però, malgrado le sue parole adesso sapevo...sapevo che nel momento in cui il grande spirito che governa ogni cosa darà un taglio netto dividendo l' umanità intera in due parti antagoniste, io starò con il popolo, e lo so, perchè lo vedo impresso nella notte, che io, eclettico sezionatore di dottrine e psicoanalista di dogmi, urlando come un ossesso, assalterò barricate o trincee, tingerò di sangue la mia arma e, come impazzito, sgozzerò ogni nemico che mi si parerà davanti. E mi vedo, come se una stanchezza infinita stesse già esaurendo questa mia esaltazione, cadere immolato per l' autentica rivoluzione uniformatrice di volontà, pronunciando un mea culpa esemplare. Già sento dilatarsi le mie narici, assaporando l' odore acre della polvere e del sangue, della morte nemica; già si contrae il mio corpo, pronto al combattimento, e preparo il mio essere come un tempio sacro in cui risuoni di nuove vibrazioni e nuove speranze il grido genuino del proletariato trionfante.

Ernesto "Che" Guevara, da "Latinoamericana.Un diario per un viaggio in motocicletta"

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Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.E in un modo che non puoi immaginare adesso.Quante possibilità avevi di frontee che aspetto magnifico avevi!Non eri per niente grasso come ti sembrava.Non preoccuparti del futuro.Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!Non essere crudele col cuore degli altri.Non tollerare la gente che è crudele col tuo.Lavati i denti.Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,butta i vecchi estratti-conto.Rilassati!Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.Prendi molto calcio.Sii gentile con le tue ginocchia,quando saranno partite ti mancheranno.Forse ti sposerai o forse no.Forse avrai figli o forse no.Forse divorzierai a quarant'anni.Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,come quelle di chiunque altro.Goditi il tuo corpo,usalo in tutti i modi che puoi,senza paura e senza temere quel che pensa la gente.E' il più grande strumento che potrai mai avere.Balla!Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.Non leggere le riviste di bellezza:ti faranno solo sentire orrendo.Cerca di conoscere i tuoi genitori,non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.Tratta bene i tuoi fratelli,sono il miglior legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.Renditi conto che gli amici vanno e vengono,ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.Sii cauto nell'accettare consigli,ma sii paziente con chi li dispensa.I consigli sono una forma di nostalgia.Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.Ma accetta il consiglio... per questa volta.

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...premetto che è il secondo blog che inizio...spero solo di non renderlo pieno di cretinate come l' ultimo...di più non saprei che aggiungere ora, anche perchè ho fretta e devo uscire...a presto...

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